Perché redigere il regolamento?
Perché occorre redigere il Regolamento del Piano di Welfare Aziendale?
Affinché le somme destinate a un piano di welfare siano integralmente deducibili, è necessario redigere un regolamento aziendale
che vincoli il datore di lavoro a riconoscere un determinato diritto a favore dei dipendenti.Il regolamento non può essere revocabile o modificabile in pejus per il periodo di vigenza. In caso contrario l’atto sarebbe qualificabile come volontario e quindi verrebbe limitata la deducibilità al solo 5 per mille delle spese sostenute.
Crea in pochi passi il Regolamento del tuo Piano di Welfare Aziendale
Se desideri implementare nella tua azienda un Piano di Welfare Aziendale "on-top", questo è lo strumento che fa per te.
In pochi semplici passi potrai creare un Regolamento del Piano di Welfare Aziendale, conforme alla normativa vigente e personalizzato in base alle tue esigenze.
In pochi semplici passi potrai creare un Regolamento del Piano di Welfare Aziendale, conforme alla normativa vigente e personalizzato in base alle tue esigenze.
Perché indicare il periodo?
Perché occorre indicare il periodo di validità del piano di welfare aziendale?
Affinché le somme destinate a un piano di welfare siano integralmente deducibili, è necessario che il regolamento aziendale
configuri l’adempimento di un’obbligazione negoziale.Vale a dire che il regolamento non deve consentire, per un determinato periodo di tempo, al datore di lavoro, di modificare gli impegni assunti nei confronti dei dipendenti in materia di welfare.
Il termine di validità del piano è tipicamente l'ultimo giorno dell'anno.
STEP 1/7
Qual è il periodo di validità del Piano di Welfare?
Data inizio validità *
Data fine validità *
La data di fine validità deve essere maggiore della data di inizio
A chi si può rivolgere il Piano?
A chi si può rivolgere il Piano di Welfare Aziendale?
Requisito essenziale per la non imponibilità delle somme destinate a un piano di welfare è la loro assegnazione alla generalità della popolazione aziendale o a categorie omogenee di dipendenti.È quindi esclusa dallo scopo del welfare la creazione di piani ad personam.
STEP 2/7
Chi sono i destinatari del Piano di Welfare?
Che importo si può assegnare?
Che importo si può assegnare ai dipendenti?
Nei piani di welfare "on-top" l’azienda può definire a propria discrezione e senza limiti l'importo da erogare ai dipendenti, spendibile per finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria o culto.L'importo può essere definito in valore assoluto o sulla base di criteri oggettivi.
Resta fermo il limite di euro 258,23 all'anno spendibile in beni e servizi diversi, per esempio buoni spesa, buoni carburante, ecc.
STEP 3/7
Qual é l'importo assegnato ad ogni dipendente?
Categoria
Importo assegnato*
N. Dipendenti*
Quali sono le categorie?
Come si definiscono le categorie omogenee di dipendenti?
La definizione delle categorie omogenee può avvenire sulla base di diversi criteri.A titolo esemplificativo, possono essere considerate categorie omogenee:
- dipendenti con lo stesso inquadramento (impiegati, quadri, dirigenti, ecc.)
- dipendenti appartenenti a una certa sede
- dipendenti con figli
STEP 3/7
Quali sono le categorie destinatarie?
(Puoi inserire fino a 4 categorie)
1) Categoria*
Importo*
N. Dipendenti*
2) Categoria
Importo
N. Dipendenti
3) Categoria
Importo
N. Dipendenti
4) Categoria
Importo
N. Dipendenti
Perché aderire alla cassa sanitaria?
Perché destinare il credito welfare alla cassa sanitaria?
Le spese sanitarie sostenute dal dipendente non possono essere imborsate direttamente dal datore di lavoro, ma possono essere rimborsate dalle casse sanitarie che operino rispettando principi di mutualità.Il datore di lavoro può quindi permettere al dipendente di destinare parte del proprio credito (entro il limite di €3.615,20) alla sottoscrizione di un piano di assistenza gestito da una cassa.
Beneficy è convenzionata con la cassa Seb - Salute e Benessere sms.
STEP 4/7
Desideri offrire ai dipendenti la possibilità di destinare parte del credito alla cassa sanitaria?
L'importo destinato dal dipendente alla cassa sanitaria sarà soggetto al contributo di solidarietà del 10% a carico del datore di lavoro
Come si versa al fondo pensione?
Come funzionano i versamenti al fondo di previdenza complementare?
Il credito versato dal dipendente nel fondo pensione è deducibile per il limite di € 3.000 oltre al tetto ordinario previsto di € 5.164,57 all’anno.Quando il dipendente sceglie di versare, in tutto o in parte, il suo credito al fondo di previdenza complementare, impone alla ditta anche il versamento all’INPS del contributo di solidarietà del 10%.
Il contributo può essere però ricompreso nel credito welfare se chiaramente indicato nel regolamento del piano di welfare aziendale.
STEP 5/7
Vuoi consentire ai dipendenti di destinare parte del credito al fondo di previdenza complementare?
Dov'è il mio regolamento?
Sei a un passo dal ricevere il tuo regolamento personalizzato!
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STEP 6/7
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Il regolamento è stato redatto sulla base delle indicazioni da te fornite. Contattaci se hai bisogno di chiarimenti.
Se lo desideri, puoi prenotare una videocall con un nostro esperto e ricevere una demo della nostra piattaforma di welfare in cloud.
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